COMUNICATO URGENTE DI FRONTE ALLE INTENZIONI REAZIONARIE E REVANSCISTE DEL CONSIGLIO D’ EUROPA
L’Assemblea
parlamentare del Consiglio d’Europa esaminerà in sessione plenaria, a partire dal
25 gennaio, un progetto di risoluzione intitolato: “La necessità di una
condanna internazionale dei crimini dei regimi comunisti totalitari”.
Questo
progetto, messo in atto dalla componente ultrareazionaria del Parlamento
europeo, è un nuovo tentativo di criminalizzare il comunismo. Non è il primo.
Già nel maggio del 2005 il commissario europeo Fantini tentò di far mettere al
bando “i simboli comunisti”.
Adesso
si tratta della storia dei comunisti e dei popoli dell’Unione Sovietica e del
contribuito fondamentale che i partiti comunisti hanno dato alla lotta
vittoriosa contro il nazifascismo. Ma il testo va ben oltre, pretende di
impedire ai lavoratori di fare riferimento all’ideale comunista, di proibire
l’attività di partiti e organizzazioni che si proclamano comunisti. Tentano di
vietare lo stesso concetto di “lotta di classe” il che equivale a
criminalizzare allo stesso tempo il movimento operaio e sindacale. E non è un
caso che il testo sottolinea espressamente di rivolgersi alle giovani generazioni.
Si
tratta di una nuova offensiva ideologica che si inscrive nel quadro degli
attacchi a tutti i livelli, in tutti i paesi d’Europa, da parte del capitale,
dei monopoli, degli imperialisti, contro le conquiste sociali, politiche e
democratiche ottenute dai lavoratori e dalle masse popolari, strappate al
sistema imperialista mondiale che è stato costretto a concederle dopo la
vittoria sul nazifascismo.
Questa
offensiva viene portata avanti proprio nel momento in cui l’imperialismo viene
messo sotto accusa in tutto il mondo in quanto sistema responsabile della fame,
della miseria, della guerra; nel momento in cui la classe operaia, i lavoratori
delle città, i contadini, i giovani, le masse popolari cominciano a cercare una
alternativa radicale a questo sistema. La borghesia teme che queste energie si
dirigano verso il socialismo, verso quei partiti e organizzazioni che si
battono per il socialismo.
Noi,
partiti e organizzazioni marxisti-leninisti d’Europa, membri della Conferenza
dei Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti, denunciamo energicamente e con
indignazione questo progetto reazionario e revanscista; facciamo appello alle
masse popolari, alle organizzazioni democratiche e progressiste per respingere
con fermezza questa nuova campagna anticomunista.
Gennaio
2006
Membri
della Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti Leninisti:
- Partito
Comunista Rivoluzionario del Brasile (PCR)
- Partito Comunista di Germania (KPD)
- Partito Comunista del Messico (m-l) (PCM m-l)
- Partito Comunista di Colombia Marxista Leninista (PC de C m-l )
- Partito Comunista degli Operai di Danimarca (APK)
- Partito Comunista dell’Ecuador Marxista Leninista (PCMLE)
- Comitato Statale delle Organizzazioni Comuniste di Spagna (CEOC),
(composto da: Organizzazione
Comunista di Cataluña, Organizzazione Comunista Octubre, Collettivo Comunista
27 Settembre - Castilla y Leon - e
Organizzazione Comunista del Pais Valenciano)
- Partito Comunista degli Operai di Francia (PCOF)
- Organizzazione per la Ricostruzione del Partito Comunista di Grecia
- OrganIzzazione Marxista Leninista Rivoluzione di Norvegia
- Partito Comunista del Lavoro, Repubblica Dominicana (PCT)
- Partito Comunista Rivoluzionario di Turchia (TDKP)
- Partito Comunista degli Operai di Tunisi (PCOT)
- Partito Comunista Rivoluzionario del Volta (PCRV)
- Partito del Lavoro d’Iran (Toufan)
Organizzazioni che hanno aderito al manifesto:
- Euskal Herriko Komunistak (Euskal Herria)
- Boltxe Kolektiboa (Euskal Herria)
- Regüelta (Cantabria)
- Rivista Teoria & Prassi (Italia)
- Arbeit – Zukunft (Germania)
- Azione del Ciad per l’Unità ed il Socialismo (ACTUS)
- Partito Comunista del Benin
- Rivista “Revolutionary Democraacy” (India)
- Organizzazione per la Costruziione di un Partito Comunista degli
Operai (Germania)